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Biodiversità, uno scrigno da custodire - Amedeo Lomonaco

La stagione estiva fa splendere il giardino di profumi e colori; nei campi il giallo dei girasoli si alterna all’oro del grano, al rosso dei papaveri, al verde dei filari; sugli alberi i fiori lasciano il posto ai frutti, che sfumano dal verde acerbo alle nuances del sole al tramonto.

Niente di sdolcinato: è un’esperienza intima e potente l’immersione della natura, appena sveglia al mattino e che accompagna i miei viaggi in automobile, ed è quanto di più vicino come immagine io senta in questo momento al cammino intrapreso per la beatificazione della Serva di Dio Laura Vincenzi.

Con l’ascolto (tecnicamente “escussione”) di una sessantina di testimoni e le relazioni del Tribunale diocesano e delle Commissioni teologica e storica, arriva a conclusione in questi giorni la fase diocesana della Causa; con tutta probabilità la fine dell’estate vedrà così l’invio alla Congregazione delle Cause dei Santi di tutto il materiale raccolto e analizzato.

Innanzitutto, come al mattino col primo sguardo al giardino - o in auto, mentre ai lati sfila la campagna di luglio - il primo moto è di gratitudine. L’Azione Cattolica che ha promosso la Causa e l’Arcidiocesi che la sostiene sentono in primo luogo il bisogno di dire grazie al contributo di tutti e di ognuno per il dono e il lavoro, la memoria e la perizia, la consegna di materiali e lo studio. Quanta Grazia in circolo!! Quanta benedizione!! Ogni testimone ha guardato nel proprio cuore e nei propri cassetti e ha aperto nelle audizioni uno scrigno di tesori. Così han fatto i familiari, il fidanzato dell’epoca, gli amici, gli insegnanti, i medici, i compagni di strada nella fede – sacerdoti, religiosi e laici.

Nelle vite di ognuno il Signore, per mezzo di Laura, ha deposto un piccolo seme, nutrito negli anni di incontri, condivisione di esperienze, riflessioni e situazioni custoditi nel cuore. Semi che han visto nel tempo spuntare tenere foglie di consapevolezza, fiori colorati di gioia per “sì” generosi, frutti succosi di vite mature di scelte e stili di vita abbracciati nell’avventura della Croce e della Risurrezione, che ogni giorno bussano alla porta di chi sa ascoltare e decide di accogliere.

Ecco quindi il prezioso servizio di chi ha lavorato in questi mesi ascoltando, trascrivendo, studiando e ricomponendo in modo organico ogni materiale, per rimandare in una luce sempre più precisa e limpida e in una forma sempre più definita e pulita la vita, il pensiero e le azioni di una giovane donna che, nel fiore degli anni giovanili – secondo criteri puramente umani – ha saputo incarnare l’essenza di un frutto maturo, colorato e profumato delle più alte virtù - agli occhi giusti e misericordiosi di Dio - come il percorso della Causa stessa intende acclarare.

Il lavorìo di tutte queste persone (il Giudice delegato episcopale, il Notaio, il Notaio aggiunto, il Promotore di Giustizia, la Postulatrice, i Commissari…) mi pare molto simile a quello dell’agricoltore: hanno ora tra le mani un raccolto, come un tesoro di grande valore, e sanno che da una parte verrà trasformato per dare la vita in forma di cibo, in parte verrà ridato alla terra per generare nuovi fiori e nuovi frutti.

Si tratta di un impegno a cui dedicano tempo e passione come attività professionale e viene dunque riconosciuto anche economicamente, sia in questa prima fese diocesana che in quella romana, che a breve si schiuderà. Per questo motivo l’Azione Cattolica, affiancata dall’Associazione Amici di Laura Vincenzi, sin da subito si è impegna al sostegno delle attività correlate alla Causa anche sotto questo profilo, invitando – e rinnovando oggi l’invito – a condividere il valore e l’importanza del percorso contribuendovi anche fattivamente con una donazione. Ogni contributo, anche il più piccolo, è pertanto prezioso e può essere versato sul conto corrente postale dell’Azione Cattolica-Arcidiocesi di Ferrara-Comacchio specificamente dedicato, mediante bollettino postale sul ccp n. 1027339991 o con bonifico a favore dell’Associazione, utilizzando l’IBAN IT 86 D 07601 13000 001027339991 ed indicando come causale “Contributo alla Causa di Beatificazione e Canonizzazione della Serva di Dio Laura Vincenzi”. Anche per la generosità di chi già ha nel cuore pure questa dimensione, s’è sempre da rendere grazie al Signore, che davanti alle sue opere rende capaci di gratitudine e condivisione!

L’Associazione rinnova inoltre l’invito ad invocare il Padre per intercessione di Laura, anche con la preghiera approvata, a favore di quanti sappiamo in ogni prova e a segnalare grazie ricevute all’indirizzo dell’Azione Cattolica Diocesana (Questo indirizzo email è protetto dagli spambots. È necessario abilitare JavaScript per vederlo.) o presso la Curia Arcivescovile.  Riporto il testo della preghiera: “Padre misericordioso, Ti ringraziamo per aver donato alla Chiesa e al mondo la Tua Serva Laura Vincenzi: nella sua bella e semplice esperienza di vita, hai fatto splendere la fede nella Tua paternità e nella Tua provvidenza. Vivendo con letizia in famiglia, nella Chiesa e nel mondo, ha insegnato con l’esempio ad abbracciare la croce di Cristo e ha indicato la santità come misura della vita cristiana e strada per giungere alla beata comunione con Te, suo Tutto. Secondo la Tua volontà concedici, o Padre, la grazia … [si chieda ora ciò che si desidera] che umilmente Ti chiediamo, per intercessione di Laura, nella speranza che nella Tua santa Chiesa sia riconosciuta come esempio di santità per l’edificazione del Tuo Regno. Amen”.

I contenuti degli scrigni aperti da ogni testimone, per ora coperti da segreto, sono al contempo già patrimonio di famiglie, parrocchie, gruppi, e i semi che custodiscono pian piano sono fioriti e stanno fruttificando in molteplici esperienze, note e da conoscere.

Con un’altra immagine a me cara, l’immergersi nella vita di Laura Vincenzi corrisponde allo stare di fronte ad una libreria ed iniziarne una sistematica consultazione: ogni libro sfogliato dischiude pagine di storie, persone, luoghi, eventi, pensieri: c’è il libro della famiglia, quello dello studio, delle esperienze ecclesiali, della vita sentimentale e quello di tutte le relazioni significative, il testo della malattia e quello dei progetti e delle scelte. Nel “forziere” da inviare a Roma sarà dunque deposta una biblioteca di tutto rispetto, di quelle che non ci si stanca mai di consultare perché riservano sempre spunti e intuizioni.

La chiusura della parte diocesana della Causa corrisponde quindi alla definizione di una fase perché se ne dischiuda una successiva, ma non si tratta certo della chiusura di un capitolo della vita della nostra Arcidiocesi che prende il titolo da Laura Vincenzi e che vede nei suoi semi, fiori, frutti e sente nel fruscìo delle tante pagine di vita scritte, uno sviluppo di cui al momento non si riesce proprio a vedere l’orizzonte. L’infinito, che è proprio di Dio, è l’orizzonte alto a cui tendere e, come cristiani, l’unico per cui valga la pena impegnare una vita intera.

E’ più che mai vivo il desiderio di proseguire questa scoperta del Signore che ha lavorato nella vita di una ragazza della nostra terra che ha saputo lasciargli spazio e del Signore che lavora non di meno oggi nelle vite di tanti che questa vita hanno intercettato, che ancora continuano a realizzare, nella propria carne e nella storia delle nostre città, il progetto di Dio sull’uomo e sul mondo, abbracciando la Croce e vivendo l’Avventura di un Amore sempre fedele.